fbpx
logo Comprami
COMPRAMI
è un brand
del gruppo

Wepa Italia

Viaggia Leggi

L’estate è giunta e stai pianificando un viaggio incredibile ma tutto ti sembra caro e lontano? Pensavi di aver più tempo a disposizione ma la vita quotidiana ti consente piccoli e fugaci spostamenti? Non ti preoccupare, troverai il momento opportuno per partire, ma intanto: Viaggia, leggi.

Certo è che non è così semplice, serve allenamento e una certa capacità di trovare un testo, qualsiasi natura essa sia, che ti coinvolga al punto da farti diventare la lettura una dipendenza. Hai presente quando provi dispiacere che libro sia terminato? Ecco, quello è il viaggio a costo bassissimo che ti suggeriamo di fare.

Ecco le regole

Tutto, ma proprio tutto, quello che come risultato finale ha la soddisfazione, comporta una fatica. Per qualcuno di noi, pure dormire (e anche in questo caso una buona lettura, è quello che aiuta).

Credo che tu sia giunto alla conclusione che tutto merita un’attenzione particolare per farlo funzionare bene: dall’appetito all’amore, dall’ozio allo sport, molte delle attività che producono un beneficio al nostro organismo, migliorano i propri effetti solo con un lungo periodo di test e prove, inclusa la lettura. In pratica, lettori si diventa non si nasce.

Si tratta di una verità studiata. Non nasciamo con la capacità di leggere e scrivere, nonostante siano trascorsi i secoli dei secoli da quando l’uomo ha sviluppato la capacità di lasciare la propria traccia con codici decodificabili, ancora questa straordinaria dote non è entrato nel nostro pacchetto genetico, ma siamo costretti ad imparare a decodificare e riprodurre la scrittura, ogni volta.

È ciò che maggiormente ci distingue, ci consente di sviluppare intelligenza, futuro e arte. Sfruttiamola di più: leggiamo.

Torniamo al training di lettura. Prima tappa fondamentale è trovare il libro, l’autore, lo stile financo il genere più adatto a te. Contrariamente a ciò che si può credere non è detto che la lettura perfetta per la tua personalità, sia anche la lettura che meglio si abbina ai tuoi interessi.

Intanto due dritte dal valore universale che sono necessarie per comprendere bene che tutti possono farlo: non è una questione di tempo, ma di interesse. Nel caso in cui tu proprio proprio non riuscissi a trovare il tempo necessario per leggere un classico, scopri i nostri compendi.

Fai il quizzone di Comprami e trova il libro che è in te.

 

Essere il più figo della festa? Fallo a parole.

conversazioni brillanti

Vuoi essere il più figo della festa? Quello che quando ad una cena parla tutti si girano ad ascoltare qualcosa di unico ed interessante? Bene, #Leggimi e se non ti sembra abbastanza, #Domandami tutto ciò che vuoi. Scegli l’argomento che più ti sta a cuore, e l’intera redazione di Comprami ti scriverà un testo a te dedicato.

Cosa facciamo?

Il blog di Comprami (che lo sa) ha la pretesa di essere un luogo aperto in cui poter trovare informazioni di vario genere. Vuoi sapere cosa devi portarti dietro in caso di campeggio? Leggimi e troverai la risposta.
Senti scricchiolare sotto i tuoi piedi l’organizzazione della cena di Natale? Leggimi e trova la strategia giusta per ottenere splendidi risultati! E tutta una serie di informazioni che possono essere strategiche in ogni occasioni: eventi speciali, galateo per soggiorni indimenticabili, informazioni storiche e soprattutto strategie green. Perché ecco, noi all’ambiente ci teniamo particolarmente (già che ci sei scopri la novità ecosostenibile sui nostri prodotti).

Ci siamo quindi domandati come potervi aiutare per queste incombenti feste natalizie, quelle in cui, diciamoci la verità, ci sono pasti difficili da sbloccare: cene aziendali, parenti visti l’ultima volta almeno una decina di anni or sono, gap generazionali che impediscono il benché minimo passaggio naturale di informazioni, e tutta una serie di amenità che possono impedire di farvi splendere come meritate.

La soluzione di Comprami

Abbiamo pensato di sollevarvi da questa situazione facendo una lista di scenari probabili in cui è necessario un intervento dall’alto per sbloccare la situazione.
Dove ti riconosci scrivici su Facebook e Instagram e noi sviluppiamo il contenuto.

Situazioni possibili:

  1. Cena aziendale, ti mettono accanto al capo tu: conosci i suoi interessi e vuoi destreggiarti tra informazioni segrete e grandi citazioni? Inviaci il suo identikit che noi provvederemo a scriverti il menù di conversazione. 
  2. Cena in famiglia: il parente è “di altri tempi”? Possiamo fornirti un excursus storico in grado di rendere la conversazione pertinente per ogni epoca. 
  3. I bambini a tavola non riescono a stare fermi? Ti proponiamo una serie di giochi da tavola che aiuteranno la quiete di tutte le festività.
  4. La pietanza è particolare e ti serve un racconto per renderla “digeribile” a tutti? Comprami lo sa e ti aiuterà. 
  5. Non sai come organizzare i giochi da tavola post prandiali? Ti facciamo un elenco completo di tutte le novità in campo di gaming per poter arrivare dritto dritto fino alla cena degli avanzi?
  6. Parlano tutti di una serie tv che ti rifiuti di guardare ma vuoi stare nella conversazione? Non ti preoccupare la guardiamo per te.

Insomma, il nostro compito è quello di premiare la vostra curiosità con informazioni dettagliate per migliorare un momento che altrimenti, verrebbe ricordato differentemente. 


Novembre non ti temo.

Guida pratica per allontanare la noia.

La transizione novembrina è funzionale al riscaldamento pre natalizio, a prendere confidenza con l’inverno e a fare attività casalinghe che migliorano #Sempre il nostro rapporto con la casa, con i figli, con la routine.

Sei stanco ed annoiato? Leggimi e troverai soluzioni ecologiche, dinamiche, ma perché no anche statiche, per migliorare la tua predisposizione al mese più impegnativo dell’anno. Fai Bene anche tu e trova il modo di allontanare la noia.

  1. Ti piacciono le epopee familiari? Sei un lettore appassionato? Prendi un libro ampio, caldo ed avvolgente ed entra nella trama. Sarà come avere “una stanza tutta per te”. Stando ad uno studio dell’Università del Sussex leggere un libro, un articolo o quel che si voglia, in silenzio per un minimo di sei minuti, abbassa il livello di stress del 68% superando altre attività come: camminare (42%), sorseggiare una bevanda calda (54%) e ascoltare musica (61%).
  2. La cucina ti è vicina? Perfetto, questo potrebbe essere il mese della convivialità, invita gli amici e segui questo detto #SempreVerde: porta aperta per chi porta, chi non porta parta pure. In pratica ognuno cucina qualcosa e lo porta, poco impegno e molto divertimento.
  3. Un’altra cosa sul punto 2: rispetta le regole green del cucinare. Menù con portate 100% vegetali, prodotti biologici e possibilmente a KmO, va da sè che deve essere tutto di stagione e se deve essere carne, meglio andare dal macellaio e chiedere tagli poco pregiati.
  4. Smetti di usare la testa. In che senso? Stai leggendo questo articolo ma il pensiero della lavatrice da stendere ti segue? Mentre fai la doccia pensi a cosa cucinare per cena? Ti metti sul divano chiudi gli occhi per fare il check di tutte le cose che devi concludere? Non farlo, smetti subito e focalizza la tua attenzione su respiro, su te stess@ e sul luogo in cui ti trovi. Ripeti questo ogni volta che puoi, più volte al giorno. Vedrai che ti fa bene.
  5. Torniamo al punto 1 (tanto per essere circolari). Leggere con i propri figli secondo l’American Academy of Pediatrics, in età prescolare, migliora i legami affettivi, oltre che sviluppare precocemente il linguaggio.
  6. Esci, vai in uno spazio verde, ampio e cammina. Fai almeno 10mila passi, stacca il telefono, renditi irreperibile e ascolta il tuo corpo. Si tratta di una panacea contro ogni male, e aiuta: postura, digestione, buon umore, metabolismo, respirazione. Prendi un calendario e segna ogni volta che lo fai, quando raggiungi l’obiettivo prefissato, premiati.
  7. La tua casa è abbastanza organizzata? Vivere in un ambiente pulito e ordinato migliora il livello di stress, il sonno, la digestione, e ti libera tempo. Usami per le faccende, Comprami per il tuo igiene. Inoltre la scienza dice che avere una casa ben organizzata diminuisce lo stress e aiuta a migliorare anche il rapporto con il cibo, una ricerca della University of Minnesota sostiene che una casa confusionaria tende ad aumentare la percezione che il cibo sia un elemento consolatorio. Quindi: alzati e sistema.
  8. Vai a rileggere questo articolo, e trova l’evento culturale a Km0 che possa rincuorare il tuo spirito, appagare la tua mente, e in caso di street food, aumentare la tua percezione del sapore.
  9. Gioca di più. Ad esempio una bella partita a carte (non azzardo) aiuta a sviluppare, o migliorare: disciplina, pazienza e controllo emotivo. Se hai già abbastanza di tutti e tre, scrivici il tuo segreto.
  10. E ricorda: non è mai troppo tardi per fare ciò che vuoi e allontanare per sempre la noia.

Comprami e il tempo in bagno speso bene. Breviario online per una lettura piacevole offline

Il 23 febbraio 1455 Gutenberg inaugura la nascita dell’editoria. Dando vita alle storie di carta.

Dai caratteri mobili, al mobile il passo è stato lungo ma rivoluzionario. Per festeggiare una delle scoperte più belle che ci siano mai state, Comprami presenta:

Storie di carta (suddivise rigorosamente per tempo di permanenza in bagno).

In cosa consiste: Comprami, per voi e solo per voi, ha preso i grandi classici della letteratura mondiale e li ha riassunti in base alle vostre esigenze di seduta.

LA METAMORFOSI DI COMPRAMI, storie di carta da 30 secondi

Gregor Samsa è un commesso viaggiatore che vive con mamma, papà e sorella sedicenne. Una mattina dal nulla si sveglia e ha le sembianze di un enorme scarafaggio. Lui si vergogna e a casa non la prendono bene.

La sorella è gentile, gli porta cibo adatto agli scarafaggi, lui si nasconde. I soldi scarseggiano, non è che può andare a lavoro così metamorfizzato, tutti fanno rinunce. Gregor si sente umiliato per non riuscire a provvedere ai bisogni della famiglia, e si lascia morire di stenti in uno sgabuzzino (poco prima lo aggrediscono a colpi di mela).

I PROMESSI SPOSI DI COMPRAMI, storie di carta da 60 secondi

Renzo e Lucia giovani e innamorati in un paesino del bergamasco, decidono di sposarsi. Don Rodrigo è contrario, da qui iniziano i guai. Provano a sposarsi di nascosto: finisce male. Scappano e si separano: Lucia e la madre Agnese sono ospitate dalla Monaca di Monza (che è a Monza). Renzo finisce impelagato in una situazione spiacevole a Milano, e diventa un ricercato. Don Rodrigo non molla, e chiede aiuto all’Innominato per trovare e rapire Lucia; ci riesce, ma poi il cattivo dei cattivi si pente e si duole.

Lucia, giusto per dare pepe alla sua piatta esistenza, fa voto di castità. La giovane viene portata in un luogo sicuro. Nel frattempo arriva: guerra, peste e carestia. Renzo si ammala, ma non abbandona il suo sogno, cerca Lucia a Milano, ma lei ha fatto voto di castità, Fra’ Cristoforo scioglie il voto, la pioggia scioglie la peste, loro si sposano, e i sopravvissuti, vissero tutti felici e contenti.

L’ILIADE DI COMPRAMI (L’Odissea, l’Odissea, l’Odissea… o l’Iliade?), storie di carta da 90 secondi

Paride, per colpa degli dèi, rapisce Elena moglie di Meneleao e la porta a Troia. A questo punto, con tantissime epiche vicissitudini nel mezzo, Menelao e il fratello Agamennone, partono alla volta di Troia per muover guerra. Ci stanno dieci anni.

Achille immortale in tutto ma non nel tallone, è il loro cavallo di troia (espressione metaforica che spoilera il finale), ma subisce un torto nelle sue stesse fila Achee: Agamennone deve restituire una schiava, allora per non restare senza prende Briseide ad Achille, ma era la sua preferita, e allora sempre Achille adirato adiratissimo, si rifiuta di combattere. Accadono un sacco di cose, ma ad un certo punto Ettore (troiano) riesce a far indietreggiare l’accampamento acheo fino alle navi. Achille ancora gozzoviglia, chi sfida allora l’eroe troiano? Patroclo, il miglior amico del “Pie’ veloce”, che muore.

A questo punto Achille non può esimersi dalla battaglia e sfida Ettore. Ettore muore, Achille trascina il suo corpo sotto le mura. Ma c’è del rispetto quando il padre Priamo (padre di Ettore) chiede il corpo del figlio.

Achille dà degna sepoltura a Patroclo, Priamo ad Ettore.

E niente, l’episodio del cavallo di Troia, non è in questo poema, è citato nell’Odissea (nell’VIII libro) e descritto poi nell’Eneide, ma è tutta un’altra storia.

Momento giocoso in tempo figlioso

Non c’è cosa più giocosa che una figlia mattacchiosa, non c’è aspetto più bellino di giocare con il piccolino. E quando sono grandi e digitalizzati? Il problema è l’attenzione e trovare un modo giusto per riprendere la posizione.

Inizia in questo mese la lunga pausa natalizia, in cui il tempo familiare diventa #Spesso un’occasione speciale per giocare insieme, e passare tempo di qualità in famiglia!

Ecco qui la lista completa dei giochi migliori per intrattenersi in casa, passando momenti di reale divertimento. Attenzione, ogni gioco proposto tiene in seria considerazione l’età del bambino, il tempo a disposizione, e l’esigenza che #Sempre ognuno ha.

  1. 0-3 anni: siamo in una zona delicata, in cui i bambini necessitano di giochi che siano utili per lo sviluppo psico-motorio, avete mai sentito parlare di #RotoloMagiaDiNatale?
    Dunque, procuratevi un pacco di #CompramiSpesso 12 rotoli, prendete almeno 2 rotoli di carta igienica, e invitate i vostri figli a srotolarli in aria come se fossero stelle filanti, ma a tempo con una musica natalizia che riempia la stanza. La morbidezza della carta, il volume che occuperà e la coordinazione con la musica, sono un esercizio divertente, utile e intelligente per insegnare a vostro figlio libertà e coordinazione. In questo gioco è obbligatorio occupare se possibile tutto lo spazio di casa. Nel caso in cui fosse necessario aprite un varco nella stanza più grande in modo che possa percepire lo spazio vuoto attorno a sé.
  2. 2-3 anni: “fare e disfare è tutto un lavorare”. Con i tubi di carta avanzati dal gioco sopra, o con tutti quelli che potete prendere, costruite con vostro figlio un piccolo albero di natale, contieni pensieri. La costruzione è semplice: colla vinilica e senso geometrico. Una volta che insieme avete issato la struttura, lasciatelo solo con i colori e lasciate che la sua fantasia prenda il via. Dopo che il tutto si è asciugato, inserite dentro ogni tubo un piccolo dono. Divertimento, merito e creatività, #Comprami la #cartaigienica che tutto sa.
  3. 3-5 anni (e anche verso l’infinito): il gioco dei mimi. Un classico intramontabile in cui unici materiali necessari per la realizzazione sono la volontà e di conseguenza il tempo. Secondo le regole universali, approvate dalla lega mondiale dei bambini, è possibile imitare: animali, cartoni animati famosi, parenti caratteristici, strumenti musicali, compagni di asilo (con dolcezza). Sono vietate cose intellettuali come: Corazzata Potëmkin e la storia di Plinio il Giovane.
  4. 6-8 anni: Caccia al tesoro, anche questo un classico intramontabile che non sente le restrizione di metratura della casa, o delle condizioni climatiche. Puoi nascondere un cioccolatino o il regalo di natale, un biglietto di auguri o un pallone, non importa l’obiettivo è arrivare al termine delle istruzioni. Chi primo arriva, prima vince. Il materiale necessario per la realizzazione è la fantasia del genitore che organizza la caccia, un solo avvertimento, è meno facile di quello che sembra ma la fatica paga (vi suggeriamo questo link).
  5. 9-12 anni: Iniziano qui i problemi nel trovare il modo di attirare la loro attenzione? No dai, basta un fantastico gioco da tavolo e sono tuoi. Cattura la loro attenzione con giochi che possano aiutarli ad accentuare un aspetto che solitamente trascurano: sono pigri, e non si muovono? Twister! Non riescono a stare fermi e qualsiasi costrizione è un dramma? Puzzle. I numeri questi sconosciuti, ma “a che serve la matematica?”: rubamazzo, scopa, scala quaranta, burraco, sette e mezzo. Non sentono la competizione da nessuna parte? Monopoli! E così discorrendo andando a pescare tra i classici dei classici (per i classici).
  6. 13-16 anni: Incrociate le braccia e fateli cucinare, è l’espressione massima di creatività e fantasia, siate voi coloro che apparecchiano e sbucciano le patate e fate che siano loro (lei o lui) a pensare al menù, a fare la lista della spesa e alla realizzazione. Che sia una serata hamburger o pasta al pesto comprata è lo stesso, renderli partecipi in maniera giocosa alla vita di tutti i giorni è un modo divertente per responsabilizzarli.
  7. 16-18 anni: se lasciano il telefono per stare con voi potete già sentirvi dei super eroi che combattono per il bene. Quindi non sovreccitatevi e mostrate un briciolo di dignità. Fatto questo le opzioni sono molteplici, ma in assoluto vince il mimo. Ormai sono grandi e deve essere organizzato bene. Se possibile dividetevi in due squadre (equilibrate), tirate la monetina per capire chi inizia. In un cilindro, in una scatola, o in una ciotola della cucina, mettete bigliettini, preparati da qualcuno che non gioca, con su scritti titoli di film, attori, musica, libri. Li piegate e nessuno li deve leggere. Stabilite un punteggio da raggiungere, e che vinca il migliore.

Ho perso le parole (italiane)!

Il concetto è chiaro, la nostra lingua ci piace, la rispettiamo; abbiamo compreso che è naturale ed evidente che le evoluzioni linguistiche sono necessarie e che tutto cambia. Certo, è anche altrettanto vero che il passaggio temporale tra “Cave Canem” e “Attenti al cane” è molto più complesso e lungo che tra “tassì” e “taxi”, di cui qualcuno di noi conserva #Sempre una viva memoria.

Le parole italiane che sono state abbandonate per termini più fluenti e ancora di italica provenienza, o quasi, sono tante.

Vogliamo che trapassino a miglior lemma senza un ultimo e spensierato utilizzo? Ma certo che no, noi di #Comprami, che di ultra #Resistenza siamo esperti, vi suggeriamo dieci utilizzi esclusivi di termini quasi in disuso ma che potrebbero anche farcela! Ecco le parole italiane che dovremmo usare più spesso.

  1. Sagittabondo: “che lancia frecce che fanno innamorare”. L’esempio è facile: non ho resistito, ha uno sguardo sagittabondo che mi ha conquistato.
  2. Pletorico: “più numeroso di quanto sarebbe utile e necessario”, comodo in alcune situazioni: non è mai semplice parlare con lui è sempre così pletorico.
  3. Trimalcionico: “sontuoso, abbondante ma di cattivo gusto”. Questa è una parola che nasce dalla descrizione di un personaggio del primo romanzo della storia il Satyricon di Petronio, ed è la scena in cui Trimalcione imbastisce un banchetto tanto abbondante quanto poco elegante. L’esempio è semplice: Come è andato il pranzo da tua suocera? – Trimalcionico.
  4. Lapalissiano: termine che riporta alla memoria il signore de La Palice che cantava le gesta dei soldati “Un quarto d’ora prima di morire, era ancora in vita”. Ha assunto quindi il significato di ovvietà sconcertante, banale.
    Proviamo a portare esempi pratici per un uso quotidiano: Ma che bella pancia che hai: sei incinta? – Lapalissiano direi.
  5. Favellare: Sinteticamente possiamo dire: “Chi sa favellare impari a praticare”, cioè la versione alta del: “chi molto parla spesso falla”.
  6. Torpedone: C’è qualche nonno che ancora lo sa, e lo utilizza. Era il buon vecchio autobus (quello con le sedute in legno), ma anche un carro aperto sul quale montavano panchine su cui sedevano le persone. L’utilizzo qui è ironico e divertente. Da utilizzare quando il mezzo risulta particolarmente datato.
  7. Trasecolare: Rimanere sbalordito, stupefatto, sconcertato. Si tratta di non trattenere una reazione emotiva di immediato stupore. Mi ha visto dopo tanto tempo che l’ho fatto trasecolare!
  8. Zuzzerellone: Ci permettiamo una citazione nerd: “Bazinga”. Zuzzuerellone è un giocherellone senza età che mai si accontenterà di provocare ilarità!
  9. Gaglioffo: persona goffamente ridicola o buona a nulla, cialtrone presuntuoso e sciocco. Non perdiamo l’uso dell’ironia e alleggeriamo tutte le parole che possono essere utili.
  10. Ramanzina: abbiamo lasciato questo proprio in fondo, perché ci teniamo che venga particolarmente salvaguardato. Lo usano ancora in tanti, ed è giusto così, e per chi non lo sapesse la ramanzina è la #Sempre verde “lavata di capo”.

Ora che lo sai, usale #Spesso.

#Dilloconunfilm

Se c’è almeno una straordinaria dote che tutto il mondo ci invidia, è l’immensa capacità del popolo italiano di riuscire a trasformare tutto in una grande bellezza.

Diamo modo quindi alla nostra fantasia di rompere gli argini della serietà, del politicamente corretto, e abbracciamo il sentire comune tirando fuori il nostro talento nel creare, sempre, ovunque e comunque un sorriso.

Sposiamo il sarcasmo, l’ironia e la parodia, facciamo teatro, luogo di arte e passione, e proviamo a sintetizzare l’inizio di questo anno bisesto e vagamento funesto con alcuni capolavori del cinema, se solo fossero stati pensati nelle Fasi 1, 2, 3.

Secondo il più classico degli hashtag #dilloconunfilm, descriviamo l’inizio dirompente 2020:

  1. C’eravamo tanto distanziati
  2. Il discorso su Zoom
  3. Ti presenterei i miei
  4. Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, del prossimo anno
  5. La mascherina di Zorro
  6. Non ci resta che certificare
  7. Festa prima degli esami
  8. Sedotta e igienizzata
  9. Via col gel
  10. I predatori dell’arca sanificata

Manchi tu: #dilloconunfilm

Strategie per conversazioni brillanti

In tempi di magra sociale, in cui le comunicazioni hanno trovato nuovi canali in cui consumarsi e dove la gestualità e le espressioni facciali sono mascherate o filtrate da schermi, la capacità dialettica deve concentrare la sua forza strategica su due punti fondamentali: essere immediatamente compresi e lasciare grande spazio alla riconoscibilità delle figure retoriche (e citazioni perfette).

La nostra è una lingua tonale, e l’espressività dei nostri gesti accompagna da sempre il significato dell’italico interloquire. Ad esempio la meravigliosa arte del sarcasmo (quello divertente, non ovviamente quello offensivo) si basa soprattutto sulla modulazione della tonalità della voce, ed è l’intonazione che mette in risalto le parole chiave. Per quanto le connessioni e tutti i device di cui disponiamo siano stati in questo periodo un aiuto prezioso, niente è come fare una bella conversazione di ciccia. Nessun “mi senti ora”, oppure “ti sei spostato?”, ma anche “ma è la mia o la tua connessione”, e il sempreverde: “ti sento a singhiozzi”, con queste interferenze, arrivare al cuore della comunicazione, cioè il motivo per cui ci sentiamo, non è semplice. Ma noi di Comprami, che per definizione non abbiamo bisogno di tante parole, abbiamo una soluzione adatta a tutti.

 Ecco, le dieci citazioni perfette che riempiono di significato profondo, ed immediato, ogni conversazione.

  1. “Dopotutto domani è un altro giorno”. Rossella O’Hara non si arrende mai, e questa è il suo lascito a noi, un monito di coraggio e speranza, una frase che riesce sempre a trasmettere tutto l’ottimismo, ma soprattutto, la grinta necessari per affrontare il quotidiano. Detta questa, non c’è spazio per altre parole.
  2. “La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”. C’è tutto: ottimismo, rassegnazione, casualità, luogo comune ed empatia. Tu dilla e sarai sempre ben accetto nel momento del bisogno (tratto da Forrest Gump).
  3. “Nessun posto è bello come casa mia”. Va bene, un po’ forzata per il momento, ma qui Dorothy aveva tutti i suoi buoni motivi per dirla, comunque: questa è da utilizzare quando sentite dello sconforto dentro e fuori la conversazione, è una panacea che risolve tutti i mali.
  4. “Serve una barca più grande”, Lo Squalo. La frase è da maneggiare con cautela, quando la n°3 non sortisce il suo effetto, allora è possibile provare con questa. Proponiamo una simulazione: “Devo fare video lezione con il più grande, rispondere ad alcune email, e fare attività montessoriane con il piccolo.” “É difficile, immagino, in questo caso: Serve una barca più grande” (per: non affogare, essere mangiati da uno squalo… e molto altro).
  5. “Nessuno è perfetto”. Rapida, bella, essenziale, tratta dal film “A qualcuno piace caldo” ambientato a Chicago del 1929 in pieno proibizionismo, con l’intramontabile Marilyn Monroe.
  6. “Adriaaanaaaaaa”. Niente, così la conversazione scompare con un enorme punto interrogativo.
  7. “Che la forza sia con te”, la speranza nerd che abbraccia tutta l’umanità. Una frase che smorza e rinforza contemporaneamente ogni pensiero, in grado di mettere in evidenza debolezze e virtù dell’interlocutore. Un unico avvertimento: maneggiare con cautela.
  8. “Ehi biondo, lo sai di chi sei figlio tu?”. Allora questa detta seria diventa un’arma, ma se adottiamo l’ironia, la citazione de Il Buono, il Brutto e il Cattivo, vi porta nell’iperuranio delle persone che sanno. 
  9. “Vorrei aver fatto tutte le cose che ho fatto”, il Grande Gatsby. Sì perchè un po’ di sicurezza di sè e delle proprie scelte fa #Sempre bene.
  10.  “Dicono che quando incontri l’amore della tua vita, il tempo si ferma ed è vero.” Perché l’amore deve essere sempre premiato, e questa citazione tratta da Big Fish è una breve poesia che tocca tutti.

 #Leggimi e non potrai più stare senza (e intanto pensa a quelle che sono le tue citazioni perfette).

L’anglitaliano che non ti aspetti: usi impropri di una lingua quasi inglobata

La battaglia linguistica che vede al centro dello scontro l’eliminazione di alcuni facili inglesismi, non è certo una novità. Ma, in questo periodo di smodato utilizzo dei social (vedete come è facile caderci) le polemiche si sono ampliate, e un coro non troppo silenzioso ha alzato la voce al grido: “Ma parla come mangi!”

Intendiamoci, questa non è una crociata. Ci sono parole che utilizziamo quotidianamente in inglese e che non hanno un corrispettivo in italiano, facciamo un esempio pratico: 

“per scrivere uso il computer, e clicco con il mouse.”

Altra cosa sarebbe:

“per scrivere uso un elaboratore e vi interagisco attraverso un topo.”

Certo è altrettanto vero che l’utilizzo invece di altre parole è diventata una comodità, e in questo caso lo sforzo di dirlo completamente in italiano non sarebbe male. Riportiamo un altro esempio:

“Ho fatto shopping in un megastore”

“Ho fatto acquisti in un grande magazzino”

Ci sono tuttavia fior fior di studi, a cui noi come ben sapete ci affidiamo per le nostre inchieste, che affrontano questo annoso problema, fornendo liste infinite di parole in inglese, utilizzate frequentemente e di cui potremmo fare a meno.

La lista qui si allunga e senza polemiche e senza indugi, ecco le venti (esagerati) parole inglese di cui potremmo anche stare senza:

  1. Appeal: attrazione
  2. Backstage: dietro le quinte
  3. Band: gruppo; gruppo musicale; complesso
  4. Break: pausa
  5. Coffee break: pausa caffè
  6. Display: schermo; visore
  7. Download: scaricare
  8. Eco-friendly: ecologico
  9. Evergreen: classico; intramontabile
  10. Feeling: sensibilità; sentimento; coinvolgimento
  11. Flop: fiasco; insuccesso, fallimento
  12. Ginger: zenzero
  13. Gossip: pettegolezzo
  14. Hotel: albergo
  15. Light: leggero
  16. Live: dal vivo
  17. Low cost: economico
  18. Make up: trucco
  19. Marketplace: mercato
  20. Mixer: frullatore

E siamo solo alla “Emme”, restiamo aperti a tutti i suggerimenti necessari per arrivare fino all’ultima lettera.

Codice a barre

L’idea nacque un giorno da due amici al mare ai quali era stato dato il compito, dal proprio titolare, di trovare un sistema per accelerare le operazioni di cassa. La prima cosa a cui pensarono come riferimento fu il codice Morse. Armato di stecchetto Woodland iniziò a disegnare il progetto del primo codice a barre sulla sabbia avendo come riferimento di comunicazione il codice morse.

Certo non sapevano che avrebbero dato vita ad uno standard mondiale che ha di fatto cambiato il mondo del commercio. Da quella prima bozza marina, seguirono una serie di tentativi per rispondere alle richieste del proprietario dell’attività commerciale in cui lavoravano di “sveltire i servizi di cassa”. Il primo codice a barre aveva linee concentriche, l’applicazione sui prodotti però non era semplice e non tutte le confezioni si prestavano a questa misura. Seguirono altri progetti, disegni e modelli, fino al raggiungimento del sistema lineare: un insieme di segni grafici che può essere letto in più direzioni, senza che l’identificazione di un prodotto sia vincolata alla posizione nella quale si presenta alla cassa.

Il barcode è in assoluto un linguaggio universale riconosciuto in tutto il mondo. Buon compleanno a te democratico segno di linee e numeri.