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I dieci gesti della gentilezza quotidiana.

Come essere gentile ogni giorno, impiegando poco pochissimo tempo.

Gentilezza mezza bellezza. Creiamo un rito, un sistema di comunicazione intimo e assoluto affinché questo concetto lasci una traccia indelebile nel nostro comportamento quotidiano, fino a farlo diventare prassi. Questo mantra ‒ immaginatevi come dei gonzi che a gambe incrociate e mani rivolte al cielo, ripetono a mezza voce questo assioma, in modo che il suono invada tutta la corteccia cerebrale ‒ è il lasciapassare per la felicità.

Le azioni conseguenti sono molto semplici e decisamente alla portata di tutti (molto più facili che stare seduti con la schiena dritta e le gambe incrociate).

Ecco qui per voi, il vademecum dei dieci gesti di gentilezza quotidiana che fanno bene a te, al tuo buon umore e un po’ anche all’ambiente (anche perché: gentilezza mezza bellezza).

  1. Quando finisci la carta igienica: cambiala. Trovarla al pronto utilizzo quando necessita rende felice te, e quello che verrà dopo di te.
  2. Ricordati di domandare alle persone: “come stai?”, nella comunicazione tra gli individui preoccuparsi per l’altro, ed evitare quindi di affogare la conversazione in un monologo egoico, è un segno di interesse, oltre che essere una gentilezza gratuita.
  3. Ringrazia. (non intendiamo aggiungere altro)
  4. Non interrompere una persona che parla. Prova a farci caso: quante volte inizi a parlare prima che l’altro abbia finito?
  5. Presta attenzione a ciò che compri: scegliere prodotti bio, ecosostenibili e riciclabili, aiuta te e il pianeta. #FaiBene a farlo #Sempre perché è una gentilezza per il pianeta e per tutti i suoi abitanti, presenti e futuri.
  6. Chiedi scusa quando serve. Devono essere sentite, altrimenti non valgono. Però se anche non sono proprio sentite, ma comunque dovute, intanto scusati e poi rifletti.
  7. Alleva il tuo stato di criticità. Non è detto che il tuo pensiero critico sia: richiesto, obiettivo, giusto, necessario, funzionale. Gli opinionisti sono una nuova moda che non necessariamente deve prendere piede nel quotidiano.
  8. Fai passare le persone sulle strisce pedonali: quanto è assurdo che debba essere detto? Comunque, non sarebbe tecnicamente una “gentilezza”, perché è proprio scritto nel codice della strada.
  9. Sorridi, anche sotto la mascherina. Gli occhi gentili si riconoscono sempre, e predispongono alla reciproca gentilezza.
  10. Ama il tuo prossimo come te stesso. L’avete già sentita? Qualsiasi sia la vostra appartenenza culturale ricordatevi #Sempre che il rispetto è alla base della convivenza, e la gentilezza è uno strumento per ottenerla.

Le domande, quelle intelligenti

Oggi è, letteralmente, la giornata delle domande stupide, o più correttamente parlando, è la giornata in cui poter dare sfogo alla curiosità, lasciare andare via tutti quei perché che ti riempiono la mente.

Se qualcuno di voi ha un bambino in casa, sulla questione “domande che non hanno apparentemente un senso”, è abituato (anche se poi hanno sempre più senso di quelle dei grandi).

Ma noi adulti, abitanti del pianeta del fare e dell’organizzare, creature moderne che ormai ci stupiamo di aspetti molto più che secondari, come rientrare in un paio di pantaloni di cinque anni fa, prendere un carrello del supermercato che non sbandi, fare l’inserimento dei figli all’asilo in meno di un mese, noi, abbiamo domande inespresse che ci attanagliano il cuore?

La risposta è sì, ne abbiamo #Sempre a catinelle.

Ecco la nostra, ma anche un po’ vostra, lista delle domande più strampalate che sono state rivolte a nostro signore della verità, il dott. Google.

  1. Sono incinta? Non è ovviamente una domanda stupida, anzi è la domanda più sacra dell’universo. Ma forse Google questo non lo sa (in vetta alla classifica 2019, con ben 90.500 ricerche al mese).
  2. Perché la carta igienica è così importante? Il quesito è nato spontaneamente durante il lockdown. Abbiamo assistito a scene di sciacallaggio e accanimento per un prodotto che noi da #Sempre produciamo con qualità, e tanta quantità.
  3. I pinguini hanno le ginocchia? Domanda non per niente scontata, nel 2019 è stata cercata con un numero di 18.000 volte al mese. Se tu non lo sai, domandalo a Google, perché Google lo sa.
  4. Il maiale suda? Dunque, qua la situazione è controversa, perché ammesso e non concesso che non si sappia, se il maiale non dovesse sudare per quale motivo utilizziamo #Spesso la comparativa: sudo come un maiale?
  5. La fatina dei denti esiste? Finalmente qualcosa che ha a che fare con l’innocenza (8100 ricerche nel mese).
  6. Come viene fatta la carta igienica? #FaiBene a domandarlo, noi di Comprami la facciamo in modo sostenibile, è una domanda cresciuta del ben +445% nei mesi appena passati.
  7. Gli uomini possono rimanere incinti? Siamo circa a 2900 ricerche al mese, chi se la sente può controllare i picchi di ricerca se sono in concomitanza con il palinsesto televisivo e la messa in onda di Junior (siamo nel lontano 1994).
  8. Come dormono gli squali? 2400 ricerche mensili, perché non si sa mai.
  9. Perché gli uomini hanno i capezzoli? Riteniamo che sia cosa buona e giusta non indagare oltre.
  10. Comunque nessuna domanda è troppo stupida, come diceva Tiziano Terzani “Voler togliere il dubbio dalle nostri menti, è come voler togliere l’aria dai nostri polmoni”.

Un buon distanziamento, a me a te!

Inizia l’estate più distanziata che c’è.

Facciamola breve, nostro è il compito di tenere alta la bandiera del buon umore, perché sappiamo che sorridere fa bene alla salute, e in questo momento che ce n’è che ce n’è di bisogno.

Dunque non facciamo finta di niente, gli asociali sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi, e per confermare questa affermazione vi vogliamo fare un semplice test: a quanti tra voi dà fastidio quando vi toccano mentre vi parlano?

E quando si avvicinano troppo al volto tanto da percepire l’odore dell’ultimo pasto?

Ma soprattutto: vi è mai capitato di sentire la voce dall’altra parte del telefono del vostro vicino di ombrellone?

Se vi siete riconosciuti in una o più di queste situazioni sappiate che l’estate 2020 potrebbe essere per voi una piacevole sorpresa.

Ecco i dieci motivi per cui l’estate distanziata potrebbe essere meno peggiore di quello che immaginiamo.

  1. Le file sono organizzate
  2. L’ombra del tuo ombrellone è solo tua
  3. Il concetto di mezzo di trasporto pieno ha tutta un’altra numerica
  4. “Gomito a gomito” è la nuova stretta di mano estiva
  5. Finalmente è possibile puntare tutto sullo sguardo
  6. Esistono ottimi motivi per dire: “non puoi venire”
  7. Niente autoscontro con il carrello nel reparto frutta e verdura
  8. Andare ad un museo e vedere tutto il museo
  9. Andare al ristorante e riuscire ad ascoltare solo i propri commensali
  10. Imparare, che prevenire è meglio che curare.

LA PRIMAVERA NELLA QUARANTENA

La primavera è arrivata con tutta la sua carica positiva: i nuovi profumi che ogni anno riscopriamo, il cinguettio degli uccellini, gli ormoni birboni che si risvegliano da un lungo letargo. E in questa nuova situazione, troviamo un’aria più delicata, grazie alla diminuzione dello smog, meno frastuono di sottofondo, meno auto e meno aerei. Grazie a questo c’è una luce differente. Ed è così tutto diverso, che anche dal balcone o dalle finestre delle nostre case possiamo cogliere le differenze.

Insomma, aguzziamo i nostri sensi e percepiamo il cambiamento della stagione, che naturalmente avviene. Questo è il momento di far crescere la nostra creatività e di far entrare la primavera nelle nostre (affollate) case e nella nostra mente.

Ecco i 10 suggerimenti utili per fare dentro quello che vorresti fare fuori.

  1. Create un piccolo spazio verde attorno alle vostre finestre, se non avete un balcone. Ci sono ortaggi che consumiamo abitualmente e che possono diventare splendidi ornamenti primaverili. Che ne sapete delle patate? Qui i consigli di chi lo sa.
  2. Fate che la natura si avvicini a voi: lasciate briciole sui vostri davanzali, oppure potete creare delle piccole case per accogliere gli uccellini di passaggio. Si tratta di un modo per condividere la casa.
  3. #Sempre secondo la regola per cui il tempo passa, ricordatevi che dopo la primavera arriva l’estate: dieta, costume, mare, dieta.
  4. Un consiglio sempreverde, essenziale per questo periodo in particolare è: fate Yoga, vi farà stare meglio e vi terrà in forma.
  5. Con le finestre aperte entra il polline, e per gli allergici non è il massimo: Comprami #FaiBene alle tue finestre le mantieni pulite per godere della vista, e chiuse per l’allergia.
  6. Finisci di leggere, non è ancora il momento di cucinare.
  7. Per quanto prematuro, ma visto che sei a casa, puoi iniziare a togliere tutti i vestiti molto molto invernali, questo ti farà sentire la libertà più vicina.
  8. È il momento di rinvasare l’orchidea, è una pianta delicatissima, con un fiore di straordinaria bellezza, ma non si sa come ha questa dote: i fiori li vediamo solo quando la compriamo. Tingete di verde i vostri pollici e seguite qui i consigli per far tornare splendida la vostra orchidea.
  9. Ballate: accendete la musica, alzate e il volume e senza vergogna alcuna ballate nelle vostre stanze, la danza stimola la serotonina e vi aiuta a mantenere il buon umore, e si sa: #sorridere fa bene alla salute. 
  10. Comprami lo sa che Fai Bene #sempre, e che #spesso la soluzione più #intelligente è quella più premiante: tornerà la giusta primavera.

#IoRestoACasa

#IoRestoACasa ed è il momento, perché solo così #FaiBene a te e alle persone che ti stanno vicine.

Comprami lo sa: la convivenza forzata e l’isolamento non sono niente di divertente, e che sia chiaro, nessuno deve pensare che queste sono vacanze. Esistono però aspetti che grazie ad un incredibile spirito da Pollyanna (vecchiezza mezza saggezza), possono essere positivi per tutti gli abitanti della vostra dimora, grandi e piccini.

#Leggimi, e scoprirai con noi le dieci fantastiche attività che puoi svolgere tra le mura domestiche.

  1. Se hai in casa bambini tra i 3 e i 6 anni, passa del tempo con loro in maniera costruttiva: Leggere a voce alta storie interessanti li aiuta a crescere e a migliorare la loro comunicazione e creatività. Vi consigliamo di consultare il sito Nati Per Leggere per scegliere con intelligenza il libro giusto.
  2. Tutti i figli, di tutte le età, hanno una necessità che non conoscono: annoiarsi. Quando arriva la noia il bambino, o adolescente, è costretto a fare quel passaggio in cui deve scegliere ciò che per lui è importante. La noia stimola l’attenzione ed allena la selezione.
  3. È tempo di cucinare, ma non scaldare pietanze facili da cotture rapide. Stiamo parlando dei buoni vecchi piatti di una volta, quelli che sobbollivano per ore sui focolai domestici. Alcuni nomi che possono essere suggerimenti: peposo; Zuppa di legumi; qualsiasi dolce.
  4. Adesso è il momento giusto per guardare tutte le serie tv che vi siete persi.
  5. Adesso è il momento di leggere: sfrutta la mattina, e vedrai che alla fine della giornata ti sentirai meglio.
  6. Tuo figlio gioca sempre ai video games e non capisci come faccia a passarci così tanto tempo? Siediti accanto a lui e sfidalo, sentirai l’adrenalina salire e finirai a farci nottata.
  7. Sempre per quanto riguarda il gioco: burraco, scala quaranta, sono il vintage che non invecchia.
  8. Pulisci, scegli l’alleato giusto. Vorremo suggerirti Comprami, ma dopo sembreremo di parte.
  9. Scarica piccoli video tutorial su come fare esercizi di stretching di base. Mantieni attivi i tuoi muscoli e le tue articolazioni, #nonsolodivano deve diventare il tuo nuovo mantra.
  10. Adesso è il momento di restare informato, rispetta le regole e ricordati che la soluzione siamo noi.

Happy birthday Facebook

Buon compleanno Facebook,

è proprio il caso di dire che se tu non ci fossi andresti inventato. Tanto ci hai dato e tanto è cambiato che sembra difficile pensare a quando non c’eri.

I ricordi della gioventù lontana, quella che chi è nato negli anni 2000 non se lo immagina neanche: il diario con il lucchetto, la rubrica telefonica, i bigliettini in classe, le lettere d’amore, le cartoline, le lettere anonime (qualcuno sa perché), la pila dei quotidiani da smaltire nel fine settimana, il profondo valore che aveva la frase “oh ma lo sai chi ho visto?”, tutti retaggi di un linguaggio ormai in disuso, perché adesso ci sei tu (e tutti i tuoi figli) che ci tieni costantemente sul pezzo!

Con un compleanno così importante non ci resta che tirare le somme di come è straordinariamente cambiato il nostro modo di socializzare da quando ci sei tu.

Le dieci cose che con te abbiamo:

  1. Se sei stato veloce e hai aperto l’account nel lontano 2005 Facebook si ricorda tutto di te negli ultimi 15 anni: look improponibili, gusti musicali di dubbio gusto, vecchie storie finite male malissimo, luoghi, viaggi, aperitivi, cene and co. Una volta potevi “far finta che non”, oggi è impossibile.
  2. Nuove declinazioni per nuove grammatiche: io o; tu ahi; egli a; noi habbiamo; voi avrete; essi anno
  3. Possiamo aggiornare le nostre informazioni in tempo reale. Il nostro feed è il riassunto dei nostri interessi: aggiornare per essere aggiornati.
  4. Grazie a te nessuno di noi ha più scordato un compleanno (questo è un aspetto meraviglioso, dire puntualmente: buon compleanno).
  5. Puoi ritrovare compagni di scuola, amici e parenti lontani, ex fidanzati, mariti e mogli. Capire la positività di tutto ciò lo lasciamo ai posteri, ma intanto grazie a te lo possiamo fare.
  6. Il senso profondo di solitudine e noia si è quanto meno acquietato. Apri, accedi, controlli e in un certo senso guardare tutti quei post in cui ti riconosci regala un bel quadro d’insieme: non siamo soli.
  7. Accedere alla beneficenza e a tutto ciò che umanamente ci è di stimolo e interesse è diventato più semplice. Grazie di cuore per questo.
  8. Dai, la sfida dei brand di essere molto divertenti sui social è una mano santa per fare una bella risata (ce ne sono alcuni che sono fenomenali: controlla bene la pagina di provenienza 🙂).
  9. Quando un feed è ben organizzato è impossibile non rimanere aggiornati su tutti gli eventi che possono essere di tuo interesse: Facebook connette anche offline, basta partecipare.
  10. Basta un click per rimanere informati, da Facebook ai blog il passaggio è veramente breve, e se stai leggendo l’ultimo punto sei la conferma di quanto detto. #Leggimi e rimarrai sempre aggiornato.

World Food Day #zeroFame

Mangiare sano fa bene alla salute, ma anche al pianeta: lo conferma una commissione di esperti che ha riunito nutrizionisti e studiosi di ambiente sotto il patrocinio della rivista medica Lancet. È ormai evidente che le nostre scelte alimentari influenzano non poco le sorti del nostro pianeta. Non si tratta di svelare retroscena sconosciuti, ormai è noto alla cronaca che siamo nell’era geologica dell’Antropocene, epoca in cui l’uomo ha maggiore impatto sulla natura. Gli esperti ci suggeriscono anche come la produzione di cibo sia una delle maggiori pressioni che l’uomo esercita sul pianeta e che mette in serio pericolo la stabilità del pianeta.

Che cosa ci suggeriscono? Ridurre il consumo di carne rossa, prediligere una dieta priva di zuccheri, ridurre lo spreco di cibo, preferire frutta e verdura di stagione e comprare alimenti bio. Lo sappiamo, sono sempre le solite raccomandazioni. La parte interessante sono i calcoli che hanno sviluppato ipotizzando un’obbedienza intelligente intorno alla “dieta planetaria”: se tutti osservassero questa ricetta sarebbe possibile garantire cibo salutare e sicuro ai quasi 10 miliardi di abitanti del pianeta previsti per il 2050, inoltre:

Il rispetto della dieta planetaria potrebbe evitare 11 milioni di decessi ogni anno. Parola di scienza.

Il tempo del cambiamento è finalmente arrivato: mangiare sano fa bene alla salute e salva il pianeta.

Giornata mondiale del blogging

Era una notte buia ma forse non tempestosa, quando il 23 dicembre 1997 lo statunitense John Barger, appassionato di caccia, decise di aprire un “diario online” per condividere informazioni e foto. Certo non sapeva in quello specifico momento fosse un pioniere.

È passata molta acqua sotto i ponti della rete per arrivare ad oggi, dove avere un blog non è solo uno status simbol, ma un metodo di comunicazione e di scambio di informazioni utili e necessario per farsi conoscere e per fare business.

Questo processo ha una data di inizio. Nel 2003 Google AdSense inizia ad abbinare contenuti del blog ad annunci pubblicitari, così da dare la possibilità agli autori di guadagnare con la propria passione.

Ci sono alcune regole necessarie e indispensabili per poter tenere un blog, ve ne facciamo una sintesi:

  • tenerlo aggiornato, cioè scrivere con frequenza
  • siate certi di quello che scrivete: le bugie hanno le gambe corte, sul web cortissime
  • occhio alle fonti, se citate, fatelo correttamente
  • divertitevi: se mentre scrivete vi annoiate, chi vi leggerà si annoierà
  • includete immagini che siano di buona qualità e originali
  • ricordatevi che ormai la maggior parte degli articoli sono letti su mobile (dove lo stai leggendo? E dai dimmelo…)

Buona giornata del blogging, se ancora non lo avete fatto: Fatelo!