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In Verde Veritas: parliamo di umido

Sane abitudini di riciclo e smaltimento

Ma ce lo ricordiamo quel mondo che pare lontano, in cui viveva un sacchetto generico sotto il lavandino (o in qualsiasi altro luogo solitamente della cucina) in cui vi buttavamo all’interno tutto?

Il sacchetto selvaggio è appannaggio di una cultura che ormai non esiste più, la buona e sana abitudine di differenziare i propri rifiuti domestici, migliora la nostra vita ogni giorno, e piano piano può aiutare la Terra a sopportare la nostra presenza, grazie all’introduzione di modi di vivere un po’ più intelligenti.

Separiamo ormai tutto: plastiche, metalli, carta, cartone; portiamo le pile negli appositi contenitori, e inseriamo i farmaci scaduti nelle raccolte che si trovano nei pressi della farmacia, e affidiamo poi all’industria la possibilità di trasformare alcuni dei nostri scarti in nuovi oggetti.

Così da far parte di un circolo virtuoso che inizia proprio dalla consapevolezza dei nostri gesti quotidiani.

Oggi parliamo degli scarti alimentari, il ben più noto: UMIDO

Intanto la definizione: l’umido è l’insieme di tutti gli avanzi di cibo, scarti verdi (compresi i fiori ormai appassiti), gusci d’uovo, fondi di caffè che siamo soliti raccogliere nel contenitore più piccolo e che inseriamo nei sacchetti biodegradabili e compostabili.

Vogliamo dare per scontato che sia ormai assodata la modalità con cui effettuare questo tipo di differenziata, e che nei vostri sacchetti non ci siano le salviette struccanti usate (leggi qui per qualsiasi dubbio). Quindi, una volta avviato un corretto riciclato degli scarti umidi noi partecipiamo ad un processo che nasconde una vera ricchezza: far tornare in vita ciò che non lo è più.

Che cosa diventa l’umido?

Si può fare!

Una volta differenziati correttamente all’interno dei sacchetti certificati a norma UNI EN 13432-2002 gli scarti dell’umido domestico vengono trasportati in appositi centri di raccolta dove sono presenti specifici impianti di trattamento biologico. Cosa avviene?

  1. Eliminazione delle impurità attraverso una cernita (eliminazione di metalli, plastiche vetro)
  2. Sminuzzamento

Una volta pronti i nostri umidi scarti (ogni interpretazione è forviante, ma volontaria) si attivano una due modalità con cui sono solitamente lavorati:

  • il trattamento per compostaggio
  • la digestione anaerobica

Compostaggio

Si tratta di un processo in cui gli scarti vengono trattati in presenza di ossigeno per essere trasformati poi in compost. La decomposizione dei rifiuti in questo caso la gioca la natura stessa, l’azione avviene grazie all’azione di alcuni microrganismi presenti in natura, come: funghi, batteri e lombrichi. La sostanza che si ottiene con questo processo può essere riutilizzata in agricoltura, nel settore della florovivaistica o all’interno di concimi chimici per migliorare le proprietà fisiche, chimiche e biologiche del terreno. Un buon compost è in grado di ridurre l’erosione e aumentare le ritenzione idrica.

Digestione anaerobica

In questo specifico caso l’umido è raccolto all’interno di ambienti chiusi ermeticamente, chiamati digestori. Il trattamento è esattamente all’opposto di quello precedente in cui l’ossigeno è parte integrante del sistema, qui la privazione dello stesso consente il processo di formazione di biogas, una miscela composta da metano e anidride carbonica. Questo gas viene poi convogliato all’interno di un impianto di cogenerazione per poterne ricavare energia elettrica e energia termica. Il liquido prodotto da questo processo “digestivo” può essere utilizzato come fertilizzante naturale.

E se il compostaggio lo faccio a casa?

Se ne hai la possibilità richiedi al tuo Comune la possibilità di avere una compostiera e inizia a gestire i tuoi rifiuti umidi. Alcuni accorgimenti necessari:

  • Seleziona con cura gli scarti che vi inserisci
  • Sminuzza i rifiuti che vi inserisci
  • Alterna con scarti secchi (rametti, foglie, trucioli…)
  • Dai una forma piramidale al tuo compostaggio
  • In estate deve essere annaffiato e mescolato
  • Fallo respirare
  • Non farlo ristagnare

Il tuo compost, pronto per migliorare la salute del tuo giardino, o del tuo orto, sarà pronto dopo circa 5/6 mesi.